“Derelicta investigates borderline zones of our civilized society, explores areas forgotten by the economical progress, stimulates imaginary visions of abandoned worlds, saves images of places condemned to be lost forever, observes where the common eye flees for fear, disgust, anxiety or paranoia. Places that bring to mind work, war, leasure, residence, torture or illness”.
The Derelicta live-media project takes its cue from drexkode’s fascinating photographs and documental investigation in “decaying” sites throughout Europe, which brings back strongly evocative images of places that still resound with metal and voices. By dynamically mixing drexcode’s photographs, xo00 creates a second level of interpretation: perspectives and materials relentlessly blend, thus allowing the viewer to slowly pass through industrial and civil environments. The subtle, at times imperceptible, management of the light animates the interior spaces, almost like the unsuppressed echo of a life that does not live there any more. Maikko’s stratification of electronic sounds and field recordings creates a constant tension of quick and ungovernable sequence of events, sparse silences and huge reverberations that swallow everything else.
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“Derelicta indaga le zone di confine della nostra civiltà urbanizzata, esplora le aree lasciate ai margini dal progresso economico, stimola immaginari che si nutrono di abbandono, recupera le immagini della decomposizione di luoghi destinati alla scomparsa, guarda laddove l’occhio comune fugge per paura, disgusto, ansia o paranoia. Luoghi di produzione, di guerra, di svago, di residenza, di malattia o di tortura”.
Il progetto live-media Derelicta prende il via dalle suggestioni create dalle fotografie di drexkode, la cui ricerca documentale di ambienti “in decomposizione” attraverso l’Europa ci restituisce immagini fortemente evocative di luoghi che risuonano ancora di metallo e voci. Miscelando dinamicamente le fotografie di drexcode, xo00 crea un secondo livello di lettura: le prospettive e i materiali si fondono inesorabilmente, producendo un lento attraversamento di ambienti industriali e civili. Una sottile, a volte impercettibile, gestione della luce anima gli spazi, quasi fosse l’eco mai sopita di una vita che non abita più lì. La stratificazione di suoni elettronici e registrazioni ambientali di Maikko, crea una tensione costante, di rapido e incontrollabile susseguirsi di eventi, di radi silenzi e di riverberi di immensi ambienti in cui tutto si fonde.
Audio: Marco Albert (maikko)
Video: Luca Pertegato (xo00)
Images: drexkode (derelicta.net)
Total time: about 30″
Concept & Production: otolab, 2010