09.11.2019
I workshop di otolab sono organizzati a moduli intensivi (Teorico-metodologico, Video, Audio, Pratico-Realizzativo) della durata di un fine settimana ciascuno, e sono concepiti in modo da fornire strumenti teorici e pratici che permettono ai partecipanti di concepire, allestire ed organizzare una performance audiovisiva e a creare i propri strumenti per realizzarla.
L’obiettivo chiave dei workshop è quello di sviluppare negli studenti una forte consapevolezza delle scelte progettuali, siano essere orientate al concept, allo sviluppo della narrazione, all’uso dei software, all’allestimento o all’esecuzione.
L’impostazione teorica tende ad essere rigorosa, dando molta importanza allo sviluppo della sinestesia audiovisiva nel corso della storia.
Processing per creative coding
Workshop a moduli di creative coding per installazioni e live
a cura di: Matteo Taramelli
periodo: 9-10 novembre / 18-19 gennaio
Il workshop propone una serie di lezioni pratiche d’introduzione a Processing, linguaggio di programmazione visuale open source e ambiente di sviluppo integrato generalmente usato negli ambiti di media art, computational design e architettura.
Il corso è indirizzato a coloro che nutrono interesse per il creative coding e non hanno esperienza nella programmazione in Processing.
I partecipanti saranno guidati nella scoperta dei diversi aspetti di object-oriented programming con semplici esercizi da cui otterranno intuitivamente risultati grafici, animazioni e interfacce interattive.
Terror transmission device
a cura di: Fra Zedde & Beeps and Blinks lab
periodo: dicembre
Il Terror Transmission Device è una radiolina modificata con la tecnica del Circuit Bending, a cura di Fra Zedde & Beeps and Blinks Labs. Ciascun device è unico, alterato attraverso effetti personalizzati e modulabili sulle frequenze tramite un potenziometro.
https://tacetacetacet.bandcamp.com/album/perpetual
https://www.facebook.com/discomfortdispatch/
Perceptual coding
Imparare a programmare optical pattern e a portarli in vita
a cura di: otolab
periodo: gennaio-febbraio
Verranno prese in esame le principali opere riconducibili alle correnti artistiche Op Art per individuare la grammatica delle composizioni, e svilupparle con il codice. Le grammatiche verranno applicate ad altri temi visivi seguendo lo stesso principio strutturale, per realizzare nuove opere. Verranno individuati dei parametri per animare i pattern, e saranno fatti associare a dei parametri compositivi di una produzione sonora. Il workshop ha come scopo principale insegnare i fondamentali della programmazione nel campo delle arti visive.
TouchDesigner per la live performance
Creare visual interattivi per live e installazioni
a cura di: Filippo Gualazzi
periodo: febbraio-marzo
La finalità principale di questo workshop è quella di sperimentare l’utilizzo di un software potente come TouchDesigner per avviare progetti artistici multimediali di tipo interattivo. Questa applicazione della Derivative, ai suoi massimi livelli viene utilizzata da artisti quali Moment Factory Carsten Nicolai (Alva Noto) e Robert Henke. Non sono richieste doti di programmazione, il software visivamente si presenta a nodi di semplice connessione.